venerdì 11 settembre 2009

Per un lavoro collegiale

Stiamo preparando un incontro tra le liste che mi hanno appoggiato durante la campagna elettorale, ovvero Prospettiva Futura e Partito Democratico; l’incontro si terrà presso il teatro di Dardago alle ore 20.45 il giorno martedì 22 settembre.
Quest’incontro rappresenta l’occasione per fare il punto della situazione e per definire le modalità di lavoro congiunto e collegiale tra coloro che hanno supportato la mia candidatura e la giunta.

La partecipazione non è riservata esclusivamente ai candidati di lista, ma è una riunione aperta a tutti coloro che mi hanno sostenuto ed hanno il piacere di mettersi a disposizione della comunità.

Vi aspetto!

1 commento:

  1. Mi permetto di fare un sunto di quanto accaduto nell'incontro.
    Il Sindaco (Roberto) ha illustrato la situazione, precisando che il lavoro della nuova Amministrazione (l'attuazione del programma elettorale) non è ancora iniziato, perché è ancora in corso la gestione dell'eredità lasciata dalla passata amministrazione. Ha quindi invitato i presenti a fornire degli spunti su come impegnare l'avanzo di amministrazione.
    Non c'è stata tuttavia una discussione nel merito, perché ci sono state delle richieste di chiarimenti riguardanti l'eredità (p.es. servizio idrico integrato) e l'esposizione di problemi rimasti ancora irrisolti (p.es. le scuole).
    Di buono, nella riunione, è che si è comunque aperto un dialogo.
    Adesso, però, vorrei permettermi di fare un inciso: la cosiddetta PARTECIPAZIONE, prevista dalla legge, deve essere reale, nel senso "amministrativo" del termine. Vale a dire, che gli incontri non devono tradursi in mere chiacchierate, ma devono produrre atti veri e propri, che l'Amministrazione poi utilizza e sui quali si pronuncia con propri atti motivati.
    Dunque, le riunioni di questo tipo dovrebbero assumere un carattere di ufficialità e da essi dovrebbero scaturire delle petizioni, da presentare in Consiglio comunale (questo perché la petizione è attualmente l'unico atto ufficiale disponibile per dar voce ai cittadini, in quanto lo Statuto comunale non prevede altre specifiche forme di partecipazione, come potrebbero essere, per esempio, i verbali delle riunioni).
    Affinché dalle riunioni possano scaturire degli atti, è necessario, a mio avviso, che:
    1) ci sia un ordine del giorno, possibilmente concentrato in un singolo argomento;
    2) gli assessori competenti si presentino preparati sull'argomento e portino con sé gli atti da mostrare al pubblico, a dimostrazione di quanto affermano;
    3) l'esito dell'incontro si traduca nella stesura di una petizione, da sottoscrivere da parte dei presenti, al termine dell'incontro;
    4) la petizione, come previsto dalla legge, sarà sottoposta all'analisi, alla discussione e alla votazione da parte del Consiglio comunale.
    Il ricorso alla petizione potrebbe sostituire le cosiddette "commissioni allargate".
    Sara Sanviti

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